Sempre più sentiamo menzionare la parola “chiropratica” e il mal di schiena nella stessa frase. Ma che cos’è la Chiropratica? E a cosa serve?

E’ una medicina il cui scopo finale è il corretto funzionamento di tutto l’organismo umano. Non è la classica medicina allopatica ma neanche “medicina alternativa”. La parola “chiropratica” deriva dal greco cheir, mano e praxis, azione.

Nasce nel 1895 negli Stati Uniti da un’intuizione di Daniel David Palmer e si diffonde in tutto il mondo fino a raggiungere numeri come 70.000 chiropratici solo negli Stati Uniti ed è la terza professione più consultata dagli americani subito dopo i dentisti.

Si sente parlare di chiropratica in Italia già dalla fine degli anni ’40. In che cosa consiste la chiropratica?

L’obiettivo della chiropratica, come tutte le scienze olistiche, è guardare il corpo umano nella sua totalità e non limitandosi ad eliminare il dolore e quindi il sintomo, ma mirando ad un corretto funzionamento e al raggiungimento di uno stato di benessere della persona nel suo complesso.

L’intento è quello di liberare il sistema nervoso da quelle interferenze create dalle sub-lussazioni vertebrali. Il chiropratico, tramite pressioni manuali e leve, interviene sulle singole vertebre che necessitano di attenzione, eliminando l’interferenza che si è andata a creare col sistema nervoso di quell’individuo.

Tale trattamento nel linguaggio chiropratico è definito aggiustamento.

Quindi, alla domanda “La chiropratica cosa cura?” non possiamo rispondere semplicemente: la sciatica, il colpo della strega, i problemi di cervicale, il torcicollo, il mal di testa ecc. perché saremmo limitativi e semplicistici.

La chiropratica si prende cura della salute di un essere umano, sia che presenti sintomi debilitanti, lievi o totalmente asintomatico.

 

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